L'arte di perdere non è difficile da imparare; 
 così tante cose sembrano pervase dall'intenzione 
 di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro. 
 
 Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento 
 delle chiavi perdute, dell'ora sprecata. 
 L'arte di perdere non è difficile da imparare. 
 
 Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta: 
 luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare. 
 Nessuna di queste cose causerà disastri. 
 
 Ho perduto l'orologio di mia madre. 
 E guarda! L'ultima, o la penultima, delle mie tre amate case. 
 L'arte di perdere non è difficile da imparare. 
 
 Ho perso due città, proprio graziose. 
 E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente. 
 Mi mancano, ma non è stato un disastro. 
 
 Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato). Questa è la prova. È evidente, 
 l'arte di perdere non è difficile da imparare, 
 benché possa sembrare un vero (scrivilo!) disastro.
				 
				 
				
					 
				 
				 
				
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