Il ritorno  

Eravamo gi� con i vetri appannati,
il freddo dell'inverno si faceva sentire,
il fuoco del camino,
aveva trasformato in brillanti le piccole gocce, che piano scivolavano.
Col naso spiaccicato si scrutava fuori,
la gente a sera in quella nebbia a malapena si vedeva.
Un uomo con un grande cappello,
la valigia in mano, verso casa, con incedere lento, procedeva,
il suo volto con il buio non si scorgeva
ma la speranza di questo ritorno, si prevedeva.
La vecchia mamma si affacci�, con le lacrime agli occhi,
e con il cuore in gola corse gi� per le scale,
� tornato Pasquale!
La tavola era gi� apparecchiata,
nel camino mise altri due ciocchi.
La cena era pronta e la mamma lo guardava,
per la gioia non riusciva a parlare,
ma sul suo viso lenta una lacrima scendeva.

Autore: Anna De Santis -

  Ed ora sono così  

Ed ora sono cos�
Un piccolo scricciolo, nato tra i vermi,
gi� l�, mi hanno dovuto pregare per uscire,
e girare col forcipe per potermi salvare.
Ho sempre strillato tanto per farmi sentire,
non dormivo che per qualche ora,
la mia mamma ha rischiato d'impazzire.
Son cresciuta, mica tanto, ora troppo,
mi chiamavano torda, come un uccellino,
non mangiavo e spesso mi ammalavo.
Avevo gi� due anni quando nacque un bel bambino,
paffuto e carino mi han detto: � il fratellino.
Quel giorno cominciarono i guai,
per la gelosia non mangiavo mai,
le manie omicide erano latenti,
per quell'esserino che non aveva denti.
Han pensato bene di farmi curare,
ed ero pi� che convinta che per me
in quella casa non c'era pi� posto n� amore,
ed in un collegio son dovuta andare.
Il tempo, le cadute, le lacrime, la solitudine
ma anche le amorevoli cure delle mie suore
mi hanno forgiato il carattere ed il cuore
son cresciuta indipendente forte e sicura
perch� nell'insegnarmi avevano posto molta cura.
Non baster� una vita per ringraziare,
tutte le persone che parte di loro mi hanno donato
per continuare la mia vita cos� come sono
per vivere e amare.

Autore: Anna De Santis -

  Dedicata a noi  

Dedicata a noi
A noi, a tutti voi, che avete puro il cuore,
ingenui come bambini,
profondi come un grande autore,
dipingere la vita a spruzzi colorati,
per dargli modo di cambiare.
Il nostro modo di vedere forse non � umano,
qualche volta ci chiamano pazzi,
siamo cos�, ancora sogniamo,
ancora speriamo e pensiamo che qualcosa cambi.
Siamo quelli che pensano con amore,
vivendo sopra quella nuvola rosa
o azzurra che sia,
ci scegliamo la via che pi� ci piace,
dove c'� voglia di vita e luce
a volte la malinconia ci assale
ma spesso siamo in buona compagnia.
Avere amici squinternati come me,
che si fermano ancora a piangere
davanti ad un fiore secco,
ad un cane abbandonato,
ad un bambino affamato,
ad una mamma che piange,
ad un tramonto che tinge il cielo,
al mare che sembra muovere un velo,
a quel gabbiano che strilla
a quella stella che brilla.
Pazzi, si e felici, non venga mai meno la scintilla.

Autore: Anna De Santis -

  La gioia più grande  

Ogni cosa era al suo posto, in questa grande casa,
c'era silenzio e pace.
Ogni giorno era uguale, ed a volte piangevo,
non sapevo perch�, non volevo,
ma in quella solitudine spesso, mi perdevo.
La mia vita fu sconvolta da una notizia inattesa,
pensavo che ormai non c'era pi� niente da fare
parti... mi diceva dall'altro capo del telefono,
ci separava il grande mare,
una voce amica, qui c'� la tua vita.
Non ho avuto esitazioni,
ho volato per ore, sopra le emozioni,
non sentivo che il cuore che batteva,
e questa grande felicit� che dentro, mi premeva.
Non riuscivo a pensare che a lui,
quel bambino che di l� a poco avrei abbracciato
e coccolato per non lasciarlo pi�.
Forse per gli altri � normale,
sar� sicuramente un giorno felice,
ma la gioia pi� grande era, per me
che avevo perso le speranze
riempire di disordine e d'amore finalmente,
di quella casa grande e silenziosa, tutte le sue stanze.

Autore: Anna De Santis -